Prima o poi questo giorno doveva arrivare e visti gli ultimi anni di problemi fisici ed inattività era nell’aria il ritiro dal tennis professionistico di Roger Federer.
Da molti considerato il tennista più forte di tutti i tempi… difficile fare paragoni con giocatori di altre epoche storiche, ma sicuramente uno dei più grandi, dentro e fuori dal campo.
Nato nel 1981 in Svizzera, inizia a giocare a tennis all’età di 6 anni, diventa professionista poco prima di compierne 17. Fin da ragazzino, si fece notare per il suo tennis esteticamente perfetto, una tecnica ed una classe già allora evidentissime, un servizio non da bombardiere ma di una precisione assoluta, un dritto affidabilissimo che gli permetteva di mettere la palla dove voleva, un rovescio ad una mano di una bellezza ed efficacia impressionante, ed anche nel tennis moderno uno dei migliori interpreti dei colpi sottorete.
Non tutti sanno che il suo primo titolo ATP lo vinse a Milano. Chi scrive è coetaneo di Roger e milanese e ben si ricorda la reazione tra gli appassionati meneghini a questo trionfo, sicuri dell’appena avvenuta nascita di una stella, ma la sua carriera è andata bel oltre le più rosee aspettative.
La partita che probabilmente lo portò alla ribalta mondiale fu il famoso ottavo di finale di Wimbledon 2001, quando dopo 5 set di grande lotta, battè il mostro sacro dei prati inglesi di allora Pete Sampras, sancendo di fatto un passaggio di consegne.
Da li furono più di 15 anni di vittorie: 8 volte vincitore a Wimbledon, 6 agli Australian Open, 5 agli US Open, 1 al Roland Garros, per un totale di 20 titoli SLAM, oltre ad 11 finali perse. Non riportiamo tutte le altre vittorie altrimenti faremo notte.
Chi scrive ha avuto la fortuna di vederlo giocare dal vivo nei Master 1000 di Roma e Montecarlo. Nonostante non sia italiano, impressionante il boato dei tifosi quando faceva il suo ingresso al centrale del Foro Italico, quasi fosse il beniamino di casa.
Fuori dal campo mai uno scandalo di nessun tipo, ma solo notizie legate alle sue innumerevoli iniziative benefiche (ambasciatore UNICEF solo per riportarne una), come dono alla collettività e ringraziamento a madre natura che lo ha donato di un talento forse irripetibile.
Dalla moglie che conobbe nel lontano 2001 (e questo amore di 20 anni anch’esso è una notizia di questi tempi!) ha avuto due coppie di gemelli: 2 femmine nel 2009 (Myla Rose e Charlene Riva) e due maschi nel 2014 (Leo e Lennart), non è dunque escluso che nei prossimi anni rivedremo il nome Federer ai vertici delle classifiche mondiali, noi lo speriamo.
Grazie Roger
