Oggi andava in scena la finale dell’ultimo Master 1000 della stagione, sul cemento veloce di Parigi.
In campo il solito Novak Djokovic contro il giovanissimo Holger Vitus Nødskov Rune, tennista danese di soli 19 anni.
Noi di Twinslam avevamo già avuto la fortuna di vederlo dal vivo al challenger di Milano del 2021, dove arrivò fino alle semifinali. Il ragazzo all’epoca era maggiorenne da pochi mesi ma già se ne intravedevano le doti, specialmente fisiche.
Oggi l’abbiamo rivisto ed il ragazzo è molto dotato anche da un punto di vista tecnico, ma soprattutto mentale.
Se cosi non fosse, sarebbe stato impossibile neanche ipotizzare di arrivare a giovare il terzo set di un Master 1000 contro uno dei giocatori più forti di tutti i tempi, andare sotto di un break, recuperare ed andare a servire per chiudere la partita, in vantaggio 6 a 5.
L’ultimo game è stato puro spettacolo, lungo circa 20 minuti dove inizialmente Nole ha avuto diverse palle per riprendere l’avversario sul 6 pari e giocarsi tutto al tie-break decisivo, dove molto probabilmente i 16 anni di anagrafica in più e la maggiore esperienza non avrebbero lasciato scampo al danese.
Il giovane ne era sicuramente consapevole e ha lottato con tutto ciò che gli rimaneva da un punto di vista fisico e mentale per evitare il tiebreak, ed alla seconda palla match ha messo Djokovic nelle condizioni di giocare una semi voleè difficile, che ha sbagliato e che ha fatto accasciare al suolo in lacrime il vittorioso Rune.
Se ne parlava già da tempo di questo ragazzo, ed infatti Paolo Bertolucci (che non ha bisogno di presentazioni) in sede di telecronaca ha dichiarato che ora Rune si aggiunge agli altri 3 giovani fenomeni che domineranno il tennis mondiale, di cui 2 sono italiani: Sinner e Musetti, oltre all’ovvio Alcaraz.
Se lo dice una fonte così autorevole, c’è da crederci.
In questa domenica ricca di eventi, il derby romano, il derby d’Italia Juve-Inter, il trionfo di Bagnaia e Ducati in MotoGP, questa partita non passa certo in secondo piano, ed un articolo a riguardo era doveroso.
Ora aspettiamo le finals di Torino, e chi scrive già freme per quello che potrebbe succedere il prossimo anno!
